La Galleria Alberto Peola organizza la prima mostra personale in Italia dell'artista messicana Daniela Rossell.
Ricas y famosas è una serie di ritratti fotografici a colori di giovani donne delle famiglie ricche e potenti di Città del Messico.
«Le donne ricche in Messico sono prigioniere delle loro case, del loro stile e del loro eccesso» dice l'artista che, come nell'altra serie di opere Olympic Tower, condominio di lusso sulla Fifth Avenue di New York, ritrae soggetti in posa nei loro lussuosi appartamenti.

Qui sono ambienti riccamente decorati, debordanti di oggetti, statue dorate, tappeti zebrati, animali vivi e imbalsamati. Le donne hanno atteggiamenti "femminili" che vorrebbero essere languidi, sexy o fatali. Ma questi significanti visivi di un ceto sociale, di ricchezza e potere, questi stereotipi di genere sono da Rossell destrutturati criticamente: i soggetti che mette in scena, in molti casi familiari e amiche - la madre lavorava come domestica in una grande villa -, sembrano personaggi di pungenti parodie della vita dell'alta borghesia messicana e dell'educazione da lei stessa ricevuta. È assente però nelle sue fotografie ogni intento didattico, ogni giudizio moralistico, è piuttosto un forte humour che connota il punto di vista nelle sue inquadrature, insieme a un evidente affetto.
Le opere di Rossell sembrano richiamare i canoni della fotografia etnografica, dell'arte sociale, ma con un risultato opposto: non c'è infatti assolutamente idealizzazione dei soggetti che sono invece sbalzati dal piedistallo della loro presunta importanza. Nel suo lavoro c'è anche un rimando alla performance: se all'inizio del suo progetto le ragazze non erano altro che un ornamento tra gli altri nella casa, man mano la rete di quelle disposte a farsi riprendere si andava allargando, esse facevano a gara per vedere chi avrebbe potuto osare di più di fronte alla macchina fotografica, recitando parti ispirate a modelli delle riviste e delle soap-opera televisive. In alcune fotografie il personaggio, nella posizione o nell'abbigliamento, sembra intento a imitare qualcun altro o qualcosa presente nella stessa inquadratura; in altre invece è più difficile dire chi imita chi, se l'arte imita la vita, o viceversa, in un mondo in cui si è persa ogni originalità.