La mostra personale di Thorsten Kirchhoff nasce dal cortometraggio Una serata con il Dottor Hoffmann scritto e diretto dall'artista (16 mm b/n). Ma, a differenza del tipico video/film d’artista, il cortometraggio è concepito come opera fiction per un pubblico più ampio rispetto a quello delle gallerie d’arte. Il linguaggio è, infatti, liberamente ripreso dai cosiddetti B movies noir: angolazioni di ripresa, dettagli ravvicinati, luce contrastante, ombre lunghe.
La trama: il dottor Hoffmann, considerato l’inventore dell’aspirina, torna a casa e, come al solito, prende un’aspirina. Questo gesto segna il ribaltamento per cui l’aspirina diventa protagonista della storia con un suo punto di vista in soggettiva. Modificando la posizione dell’osservatore rispetto a un oggetto, anche l’oggetto in sé si modifica e può essere percepito in maniera emozionalmente diversa, subendo proiezioni che ne alterano la sostanza.
Dal film sono derivate opere che hanno una loro autonomia e che creano legami e rimandi al di fuori del film. Così Casa Kaufmann di Frank Lloyd Wright, costruita sulle cascate d’acqua, diventa Casa Hoffmann dove l’acqua letteralmente riempie la casa. Mentre Duchamp faceva scendere dalle scale vari fotogrammi di una persona nuda, Kirchhoff congela un fotogramma del Dottor Hoffmann mentre sale le scale (per poi svestirsi?).
Thorsten Kirchhoff nei suoi lavori multimediali elabora fotogrammi altrui, in almeno tre dimensioni. Questa volta invece sono i suoi fotogrammi a essere ricomposti. Così troviamo il dottor Hoffmann con la bocca avidamente spalancata, dietro un mare di bollicine imprigionate in un blocco di plexiglass. O un frammento di una porta con il riflesso del dottor Hoffmann sul pomello, mentre inserisce le chiavi nella serratura. Come sempre, Kirchhoff gioca con la combinazione degli elementi – immagine dipinta, oggetto reale, suono - come in un montaggio cinematografico, alla ricerca di un momento conflittuale che evidenzi contraddizioni e depistamenti senza trasmettere certezze.
Il cortometraggio sarà presentato alla Biennale di Valencia.
Thorsten Kirchhoff è nato nel 1960 a Copenhagen (DK). Vive e lavora a Roma.