Durata
12 aprile - 15 maggio 1999

Altre mostre

I dittici di Paola De Pietri colgono momenti della vita quotidiana, gesti ovvi e normali come camminare in una strada di città, passeggiare tra campi, andare in bicicletta, gesti che si ripetono e si ripeteranno sempre uguali fino a quando un accadimento imprevisto li interromperà.
Con due camere affiancate l’artista ne fissa due frammenti, separati da un breve intervallo temporale, e li accosta su un unico foglio di carta fotografica. I dittici, come microsequenze, raccontano brevissime storie di personaggi sconosciuti, che si risolvono in una minima frazione di tempo. Le figure in movimento passano da un’inquadratura all’altra, inseguono sé stesse, o incontrano altre figure. Lo spettatore non sa dove vanno.
 

Il paesaggio diventa teatro dei passaggi dei personaggi, raccontati con rigore: i colori usati con cura attenta e discreta, i giochi di luci e ombre equilibrati e controllati, mai compiacimento decorativistico né cedimento all’emotività.La successione delle due immagini non rende necessariamente la consequenzialità dell’azione e suggerisce piuttosto percorsi e direzioni. Lo spazio, apparentemente realistico, è spezzato da un sottile iato bianco. Il tempo e lo spazio, elementi essenziali della fotografia, appaiono messi in discussione, come sospesa appare la narrazione.
La fotografia rivela la sua sostanza, l’impossibilità di rappresentare la realtà.

Paola De Pietri è nata nel 1960 a Reggio Emilia, dove vive e lavora.