La mostra nasce dall’idea di creare un crocevia tra reale e immaginario.
Il video contiene, sotto forma di promo musicale, una sintesi del progetto artistico di Kirchhoff e, in qualche modo, la grammatica del suo linguaggio.
Ma gli oggetti, la scena, i personaggi dal video si materializzano nella galleria in una rappresentazione aperta alla complessità mediale, ma spazialmente chiusa, claustrofobica i cui caratteri estetici svincolati dai contesti specifici diventano presenze tangibili, “cose” da toccare, da provare, da mettere in movimento.
Ciò che altro non era se non una forma mentale ora diventa un CD, dei quadri interattivi, un teatrino semovente, una terapia pseudofarmacologica contro feticci e icone che intasano i nostri sensi.
Thorsten Kirchhoff è nato a Copenhagen nel 1960, dal 1984 vive in Italia tra Roma e Milano.