Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini
15.04.2023 > 15.04.2023
progetto realizzato dal Comune di Castagnito con il sostegno della Fondazione CRC
a cura di a.titolo, produzione di Matitastudio
sabato 15 aprile, ore 10:00
via Allerino, Castagnito (CN)
Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini è il titolo dell’opera ideata e realizzata dall’artista Victoria Stoian per riqualificare la scalinata a ridosso della quale un tempo si ergeva la porta di ingresso al paese. Tale scalinata, oggi poco utilizzata perché percepita come un ostacolo piuttosto che come un accesso, costituisce infatti il principale punto di entrata a Castagnito, borgo storico che sorge sulla sommità di un rilievo, in una pregiata posizione panoramica tra i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuti da UNESCO come Patrimonio Mondiale.
Il progetto vincitore della quarta edizione del Bando Distruzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Esso risponde all’obiettivo programmatico di mitigare l’impatto visivo di elementi che deturpano gli ambienti urbani e paesaggistici, come lo è la scalinata che conduce alla piazza XI febbraio, attraverso il ricorso a progetti d’arte in grado di produrre un nuovo valore estetico in dialogo con la specificità del territorio, dei luoghi e delle comunità locali.
Una commissione scientifica presieduta da Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, affiancata da Francesca Comisso e Luisa Perlo di a.titolo, ha scelto di affidare l’incarico all’artista Victoria Stoian, a partire dalla sua capacità di elaborare un linguaggio visivo nel quale trova inedita traduzione l’esperienza del paesaggio, inteso non solo dal punto di vista naturalistico e architettonico, ma anche come ambiente umano e sociale.
Questa attitudine è all’origine dell’invito a trasformare una infrastruttura architettonica percepita come un ostacolo, in opera d'arte. Nella concatenazione di forme e linee che danno corpo alla scultura centrale, formulata in due elementi che accompagnano lo sviluppo della scalinata, sono condensati gli andamenti delle colline, le variazioni del corso del fiume Tanaro avvenute negli anni, rimandi ai profili dei viticci, al tralcio, al peduncolo, così come alle forme che arricchivano i soffitti in gesso, un tempo presenti in questa zona a testimonianza di un gusto per la bellezza delle dimore diffuso in ampi strati della società. Da un’estesa ricognizione del territorio, in quasi due anni di ricerche, sopralluoghi e dialogo con le persone, nasce un’opera che investe con forme lievemente aggettanti anche alcune parti delle pareti laterali della scala, offrendosi come un intervento concepito per valorizzare l’accessoal paese, come un’inedita “porta” in cui chiunque è invitato o invitata a trovare la propria chiave di ingresso e la propria narrazione.
Il titolo, Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini rispecchia l’esperienza personale dell’artista, il suo “racconto” di questo territorio che sceglie di lasciare aperto alla lettura di chi lo attraversa tutti i giorni o è di passaggio, limitandosi a fornire ad esso un’unità di tempo e spazio. A fronte di un lungo lavoro di elaborazione e progettazione, l’artista ha lavorato in stretto dialogo con Emiliano Scarsi, artigiano del ferro della ditta Scarsi Bernardo di Canale (CN), che ha forgiato nel metallo il tratto pittorico dell’artista, in un processo di scambio intenso e ricco di mutuo apprendimento. Gli interventi ceramici sono stati modellati e dipinti dall’artista con il supporto e la collaborazione della ditta Linearte Sebino, di Bosconero (TO).
Nella fase progettuale è stato avviato un dialogo con la scuola materna, la cui sede attigua alla scalinata ha reso interlocutore privilegiato. A fronte di un primo incontro tra l’artista e le educatrici, con la presentazione dei disegni di progetto ai bambini, sono state realizzate attività che potrebbero continuare nel tempo, finalizzate a trasmettere le peculiarità dell’opera come potenziale laboratorio di forme, racconti, modi di osservare e trasformare i luoghi del vissuto quotidiano.
Una restituzione finale di queste attività sarà presentata nella mostra allestita nei locali della scuola materna, dove saranno esposti i bozzetti e gli studi preparatori dell’artista, insieme agli elaborati realizzati dai bambini.
In occasione dell'inaugurazione il Comune di Castagnito invita tutti e tutte a un momento di dialogo e riflessione cui prenderanno parte, oltre alle autorità locali, la critica e storica dell’arte Alessandra Pioselli, già direttrice dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, autrice di importanti testi sul tema dell’arte nello spazio pubblico e del patrimonio, la curatrice di a.titolo Francesca Comisso, l’artista, l’educatrice Stefania Manassero e l’artigiano Emiliano Scarsi.
ore 10 | Porte aperte nel centro storico
mostra dei bozzetti preparatori dell'artista e dei lavori frutto della collaborazione con i bambini della scuola materna di Castagnito
ore 10:30 | Arte e specificità dei luoghi
Incontro aperto sul tema del recupero e valorizzazione dei centri storici attraverso l’arte contemporanea. Intervengono in dialogo:
Alessandra Pioselli, storica e critica d’arte
Francesca Comisso, storica e critica d'arte
Victoria Stoian, artista
Emiliano Scarsi, fabbro artigiano
Stefania Manassero, educatrice
ore 12 | taglio del nastro e aperitivo offerto dalle associazioni locali
ph credits © Tino Gerbaldo