03.10.2024 > 30.11.2024
a cura di Giada Peterle e Giovanni Donadelli
inaugurazione giovedì 3 ottobre, ore 18:30
Museo di Geografia, Padova
Nelle carte IGM, il mare è una distesa muta, priva di quell’attenzione con cui le mappe restituiscono invece un ritratto della terraferma. Con l’opera Displacement Laura Pugno invita ad uno “spostamento” che ricollochi lo sguardo proprio su quella distesa solo apparentemente vuota, evocando, a partire dalle coste italiane, l’importanza delle acque nell’Antropocene. Così, il movimento dell’osservatore, che si sposta di fronte alla mappa, lascia emergere le ombre cangianti di una presenza non cartografata. Quelli che trovano spazio nelle mappe di Pugno non sono infatti i riflessi argentei delle onde sull’acqua, ma frammenti di plastica, corpi riemersi, effetto dell’azione inquinante dell’essere umano, oggi accumulati a tonnellate anche lungo le nostre spiagge.
Nell’azione di Pugno la carta IGM rimane apparentemente se stessa, ma la sua integrità è abrasa dalla sovrapposizione della mappa sui detriti di plastica raccolti sulle spiagge, usati come agenti in questa sorta di frottage usurante. Le forme cangianti che abitano i mari delle opere di Pugno sono talvolta piccoli graffi, altre volte tracciano i profili riconoscibili di oggetti di uso quotidiano, un tappo, un bastoncino, una rete. Con questo gesto Displacement interroga un vuoto della cartografia IGM, l’assenza delle nuove geografie acquatiche fatte di microplastiche e isole di rifiuti, e propone una nuova simbologia poetica e cangiante. La bandiera è allora un invito a uscire nuovamente dalla carta e darle vita, piantando un segnale nello spazio reale.
Displacement è un processo che porta alla sostituzione di un elemento con un altro. Displacement è anche una condizione che indica un movimento, una distanza dal punto di riferimento e la ricerca di un nuovo equilibrio. Displacement è la deriva delle plastiche che si muovono attraverso le correnti; che sottoposte al logorio del moto ondoso si consumano e trasformano, fino a diventare frammenti, minuscoli granelli di sabbia. Nell’opera di Pugno, Displacement è una nuova simbologia cartografica che si anima solo attraverso il movimento di chi, guardando la mappa, ha il coraggio di trovarsi spaesato.
Laura Pugno, Displacement, 2024, mappa IGM abrasa, e pellicola multicolor pvc, 50x60 cm, © ph Nadia Pugliese