27.09.2024 > 23.11.2024
a cura di Antonello Tolve
Centrul de Interes, Cluj-Napoca (Romania)
Recuperando l’espressione associata ai movimenti politici e sociali che a partire dal primo decennio di questo nuovo secolo hanno contestato il neoliberalismo globale proponendo alternative più giuste e sostenibili, come pure ruotando lo sguardo sull’ampio bacino teorico di una frase diventata negli ultimi anni simbolo di speranza e di lotta per un futuro diverso (più equo e inclusivo), Another World is Possible è un circuito espositivo che pone al centro dell’attenzione un cosmo di opere la cui capacità è quella di intingere la penna nella tenebra del presente per riaccendere una prossimità con tematiche del proprio tempo: e tra l’altro con una singolare relazione che aderisce a questo tempo e che contemporaneamente ne prende le distanze, quasi a pensare di «essere puntuali a un appuntamento che si può» e si deve necessariamente «solo mancare».
Intesa come aspettativa, attesa, auspicio, speranza e dunque come prospettiva dove il futuro non è più sabotato da protocolli teorici che ne definiscono la fine, Another World is Possible è sì una mostra ma anche e soprattutto una festa capace di porre al centro dell’attenzione l’ideale sovrano della conoscenza (lo sviluppo sovrano e coerente delle conoscenze), da intendersi come fine ultimo dell’umanità per raggiungere l’obiettivo dell’uguale dignità di tutti gli individui dove un «Notre Monde» est possible.
Opere di: Ioana Antoniu, Gregorio Botta, Marco Cingolani, Sabine Delafon, Ulrich Egger, Adriana Elian, Dana Fabini, Chulumanco Feni, Emanuela Fiorelli, Isotta Giannetta, Deborah Napolitano, Milica Jankovic, Justus Kyalo, Ovidiu Leuce, H.H. Lim, Pierpaolo Lista, Sebastián Llovera, Luca Moscariello, Beatrice Pediconi, Eugenia Pop, Radu Pulbere, Enrico Pulsoni, Paolo Radi, Fiorella Rizzo, Navid Azimi Sajadi, Naoya Takahara, Giovanni Termini, Adrian Tranquilli, Alessandro Turoni, Ciro Vitale, Narda Zapata e Mary Zygouri.