Simondi
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  • 06.02.2025
  • 16.02.2025
  • Tremendous Gap Between You and Me
  • ART CITY Bologna
    a cura di Lorenzo Balbi
    Porta Castiglione, Bologna

    ARTalk CITY
    Giovedì 6 febbraio 2025 | ore 10.30
    Aula Magna | Accademia di Belle Arti di Bologna

Examining the work of Fatma Bucak is like looking down on a deconstructed map. Here we find trails travelled and then cancelled out, landscapes designed and abandoned, a geography that continually redraws itself, intertwining facts and biographies but also others removed and non-identities.1

 

Ricomporre i pezzi di un racconto significa creare un’alternativa alle storie date. C’è sempre un elemento che permette di riflettere sulla storia e di percepirla da una prospettiva inaspettata.

 

In occasione di ART CITY Bologna 2025 l’artista presenta per la prima volta Tremendous gap between you and me, un’installazione site-specific all’interno di Porta Castiglione. Il varco appare traboccante di grossi pezzi di macerie e assomiglia a una rovina che espelle il suo contenuto - come se stesse rifiutando la facciata che un tempo serviva a definire la sua esistenza. Le rovine si intrecciano con la storia delle Porte di Bologna, ricordando anche la devastazione lasciata dall’alluvione dell’ottobre 2024. All’interno delle macerie si trova un’installazione sonora che riflette sul canto di Hildegard, basata su una poesia scritta dall’artista.

 

Il cumulo di rovine porta con sé la possibiltià di nuova vita che emerge dalle ceneri, come a chiedere: da questa fine può nascere un nuovo inizio? La distanza su cui insiste l’artista nella poesia non è solo quella tra gli esseri umani, ma anche tra le entità non umane, evidenziando l’abisso tra gli esseri viventi che condividono le catastrofi del tempo presente. Il canto si spegne gradualmente ogni volta che lo sentiamo sotto le macerie, fino a trasformarsi in un rumore indistinto, per poi riprendere. Nell’insieme, il brano risulta un requiem per la distruzione, un invito a riconoscere ciò che è già avvenuto, così da rendere possibile la ricostruzione.

 

From Fatma Bucak’s interview for the Fondazione Merz catalogue printed on the occasion of the artist's solo exhibition in 2018.

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